sabato 15 giugno 2024

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 (Continuando da pag 2)

Ogni estate mio padre andava al mare, al campeggio della polizia e dopo un po' la famiglia lo seguiva.

Di quelle estati bellissime per noi fanciulli e poi ragazzi ricordo tante cose ma una in particolare: il sudore di mio padre. Credo di non poter raccontare le fatiche di lavoro che vidi compiere da lui. E per quanto io da figlia e da donna, sappia, quanta fatica compie una donna e madre di famiglia che gestisce interamente e sola l'attività domestica, figuriamoci cosa significa ricordare il sudore del lavoro di un uomo e proprio padre. Ecco... Non posso raccontarlo ma ciò che voglio raccontare è che in quel tratto di mare a volte soffiava un vento piuttosto forte e si formavano anche dei cavalloni. C'era un punto più pericoloso di altri: quello vicino alla scogliera con due moli paralleli. 

Sono avvenuti diversi salvataggi in mare.

Uno lo ricordo bene. Ero già grande ma non solo per questo.

Erano verso le tre del pomeriggio, mio padre stava rientrando stanco dal lavoro, un pochino di riposo prima di riprendere il lavoro e invece sul molo c'era tanta gente che guardava in mare:

La corrente vicino agli scogli è violenta e le onde alte ma si intravvedono tre teste. Sono in difficoltà. Tutti guardano ma è troppo rischioso andare a prenderli, nessuno si butta.  Mia madre lo guarda, conosce il suo sposo che...tante volte salva e preoccupata gli dice: no Pierino, no! Lui mi guarda e mi dice: cosa faccio? Io gli rispondo: pa' se non vai tu vado io! 

Il fatto è che ero così intenzionata a farlo che gliel'ho pure ripetuto e l'avrei fatto. Lui lo capì e forse questa mia imprudenza è stato un accento più forte delle premure della sposa. Ma visto che ero ragazza e lui molto intelligente e ironico, fece verso me una domanda retorica.

Pierino... Ripeteva mia madre! Ma io lo guardavo come se fossi certa che quel Sansone era più forte di quel male che rischiava di risucchiare vite. 

Lui non poteva farne a meno e

Andò... Ne prese prima una e la portò vicino al molo dove con bagnino si era formata una corda di persone per prenderla mentre lui già ripartiva per prendere l'altra. Fu ancora più difficile ma riuscì.  Sfinito, tra le violente e forti onde, cercò di raggiungere il terzo...

(Aveva anche una tecnica sua per non farsi buttare sotto da chi stava salvando)

Riuscì con grande fatica ad avvicinarsi al molo, le forze stavano per lasciarlo...era troppo anche per lui ma poi pensò di spingere il salvato verso la folla che a mo' di corda attendeva e...lo presero ma lui sfinito pensò: è finita non ho più forze per ritornare! e invece la Grazia di Dio lo aiutò ancora.

La direzione registrò il salvataggio a nome di tutta la squadra p.s.  non importano le medaglie ma il dovere di fare il bene.

Lui era così nel nascondimento.

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