lunedì 28 ottobre 2013

Medjugorje Messaggio del 25 Ottobre 2013

Cari figli! 

Oggi vi invito ad aprirvi alla preghiera. 


la preghiera opera miracoli in voi e attraverso 


di voi. 

Perciò figlioli, nella semplicità del cuore 


cercate dall’Altissimo che vi dia la forza di 

essere figli di Dio e che satana non vi agiti 

come il vento agita i rami. 

Decidetevi di nuovo, figlioli, per Dio e cercate 


soltanto la sua volontà e allora in Lui troverete 

gioia e pace. 

Grazie per aver risposto alla mia chiamata.





La Madonna non ci dice di dire preghiere ma di “aprirci alla preghiera”.
   Ogni volta che preghiamo dobbiamo aprirci a Dio e lasciare che entri nel nostro cuore perché, nell’incontro, Lui lo possa illuminare, purificare, renderlo umile, sapiente e buono.
   Allora comprendiamo perché la Madonna dice: “La preghiera opera miracoli in noi e attraverso Dio”.

Il miracolo più toccante della preghiera è la nostra conversione. Pregando, Gesù ci trasforma in Lui, ci plasma a Sua immagine, pone la dimora permanente nel nostro cuore.

   La preghiera opera miracoli attraverso di noi. E’ il miracolo della luce e della bontà che irradiamo, diventando degli strumenti di conversione per gli altri. La conversione avviene per attrazione. E’ Gesù che attira i lontani  con la Sua presenza in noi.

   Tutto ciò avviene se nella preghiera decidiamo di far entrare Dio nella nostra vita, amandoLo con tutto il cuore, facendo la Sua volontà, come ha fatto Maria in tutta la sua vita, e servendolo nei fratelli.
   Più preghiamo nella semplicità del cuore, donandoci a Dio, e più diventiamo Suoi figli, rivestiti della Sua forza, in modo tale che satana non ci scuota come i rami al vento.


 Chi nell'umiltà e nell'amore è unito a Gesù e a Maria, resiste come roccia alle bufere che il principe di questo mondo sta scatenando per staccare le anime da Dio.

   “Figlioli, cercate Dio e la sua volontà e troverete gioia e pace”. La preghiera opera il miracolo di farci gustare uno spicchio di paradiso nell'intimo del cuore.       

Vostro Padre Livio

sabato 12 ottobre 2013

Gesù nel cuore

Tu che sei venuto qui e non hai temuto la stalla in cui sei nato, vieni nel mio cuore, nasci ogni giorno e crescimi con te, cresci in me perché solo di te ho bisogno come la lampada è fatta per accogliere la luce e donare luce e senza la luce essa non ha senso d'esistere, così son io e tu il mio senso. Santa Madre di Dio tu che hai accolto il nostro Signore più di chiunque altro, ti prego... sistema ogni giorno il pagliericcio del mio cuore. Profuma col tuo amore la mia povera casa che tanto desidera accogliere Dio e vivere con lui per crescere fino al "cielo" Maria Teresa

mercoledì 9 ottobre 2013

La Chiesa Cattolica. come una famiglia, come una sinfonia

La Chiesa ci fa incontrare la misericordia di Dio

nella Chiesa ognuno di noi trova quanto è necessario

per portare un esempio possiamo dire che è come una vita di famiglia

in famiglia ci è donato tutto ciò che ci permette di crescere

si cammina e si cresce in una comunità in una famiglia è così la Chiesa

possiamo ascoltare la parola di Dio
incontrare il Signore nei sacramenti

l'amore che viene da Dio...

La Chiesa è Cattolica perchè universale e annuncia il Vangelo ad ogni uomo e donna.
La Chiesa non è un gruppo d'elite. La Chiesa non ha chiusure, è aperta a tutti senza distinzioni.
La Chiesa non è solo all'ombra del nostro campanile.
Tutti noi siamo in missione, chiediamoci allora: che cosa faccio io per comunicare agli altri la gioia del Signore? non è un affare per pochi... 

La Chiesa è Cattolica perché è la casa dell'armonia, dove unità e diversità sanno coniugarsi insieme.
Pensiamo all'immagine della sinfonia...
 ognuno mantiene il suo timbro,
 poi c'è il direttore... ma tutti suonano in armonia. 

La Chiesa è come una grande orchestra in cui c'è varietà, non siamo tutti uguali, tutti siamo differenti e questo è il bello della Chiesa, ognuno porta il suo, per arricchire gli altri. E' una diversità che non entra in conflitto... si lascia fondere in armonia dallo Spirito Santo.

Tratto dall'ascolto dell'udienza Generale del Santo Padre - mercoledì 9 Ottobre 2013


mi scuso per eventuali errori  e per quanto manca ma ciò è dovuto ad una battitura veloce durante l'ascolto della diretta

lunedì 7 ottobre 2013

Il Santo Padre agli sposi

 "Litigate quanto volete: se volano i piatti pazienza, ma mai finire la giornata senza fare la pace.

  E se nei matrimoni gli sposi imparano a dire 'scusa, ero stanco', a fare soltanto un piccolo gesto, e' questa la pace.
  Questo e' un segreto, che evita le separazioni dolorose"
Questa foto riprende un bellissimo sole. E' stata da me scattata a Medjugorje.
E' un sole calante ma è giusto far pace prima possibile.

martedì 1 ottobre 2013

Ho sempre desiderato essere una santa

>Ho sempre desiderato essere una santa, ma - ahimé - ho sempre accertato, quando mi sono paragonata ai santi, che tra essi e me c'è la stessa differenza che tra una montagna la cui vetta si perde nei cii piedi dei passanti. Invece di scoraggiarmi, mi sono detta: il buon Dio non può ispirare desideri inattuabili, perciò posso, nonostante la mia piccolezza, aspirare alla santità. Diventare più grande mi è impossibile, devo sopportarmi tale quale sono con tutte le mie imperfezioni, nondimeno voglio cercare il mezzo di andare in cielo per una via ben dritta, molto breve, una piccola via tutta nuova.
Siamo in un secolo di invenzioni, non vale più la pena di salire gli scalini, nelle case dei ricchi un ascensore li sostituisce vantaggiosamente. Vorrei anch'io trovare un ascensore per salire la dura scala della perfezione. Allora ho cercato nei libri dei santi l'indicazione dell'ascensore, oggetto del mio desiderio, e ho letto queste parole: "Se qualcuno è piccolissimo, venga a me. Come una madre carezza il suo bimbo, io vi consolerò, vi poserò sul mio cuore e vi terrò sulle mie ginocchia". Mai parole più tenere, più armoniose hanno allietato l'anima mia: l'ascensore dìche deve innalzarmi fino al cielo sono le vostre braccia, Gesù! Per questo non ho bisogno di crescere, al contrario bisogna che resti piccola, che lo divenga sempre più. 

S. Teresa di Lisieux