Il dolore è come una spina che ti tocca nel profondo e questo fatto
potrebbe avere una reazione istintiva, anche se apparentemente
ragionata:
costruirsi un muro, capace di proteggere dalle ferite per così non lasciarsi toccare nel profondo e camminare
"libero"... "andando avanti".
Ecco... credo invece, che
questo sia un fuggire dall'amore, dalla vita stessa anche se,
apparentemente, quell'andare avanti, potrebbe sembrare proprio un
vivere!
Anche in questo guardo al Maestro. Lui secondo
me, insegna ad entrare nella vita, a viverla per amare, con amore e
nell'amore. Questo a volte può far male e farci incontrare il dolore ma
anche il dolore va affrontato, accolto e superato. E' vero, non è facile
accogliere e superare ma anche per un neonato non è facile imparare a respirare,
mangiare, camminare, cadere, correre, staccarsi dalla mamma pur
sentendola accanto, restandole accanto. Crescere insieme ma nel contempo
crescere come essere unico e individuo singolo. Questo però non comporta
divisione. L'amore aiuta, fa crescere, l'amore ci nutre e ci
dona forza.
Mentre la paura non ci aiuta, nell'amore ti immergi o ne stai fuori, perchè bagnarsi i piedi... ci fa restare fuori e soli.
Ci vuole forza è vero, anche per nuotare ce ne vuole.
Quando
un ragazzo o ragazza s'innamora e poi rimane ferito, deluso e solo
potrebbe arrivare a fare l'equivalenza del - non m'innamoro - evito - x
non soffrire. Ma la vita regge sull'Amore, vive nell'Amore.
Da dove giunge il mio aiuto?
Dal Signore!
Il
Maestro stesso insegna. Che cosa insegna? "La preghiera". Gesù prega
sempre, prega quando deve scegliere gli apostoli, prega con loro, prega
da solo in intimità col Padre. La preghiera è dunque necessaria, Lui
stesso parla della:
necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai (Lc 18,1-8)
Pregare con cuore aperto significa incontrare la nostra profondità che è Amore di Dio.
Pregare
è incontrare il Signore, stare in intimità con Lui e se in Lui regge
l'universo, non reggerà me? Non mi darà la forza per amare, per vivere
con amore e per amore? Ma anche qui c'è la nostra risposta libera. La
nostra risposta alla conoscenza dell'amore, anche se talvolta implica
dolore.
Ma Dio ha temuto d'amarci?
e noi... come
creature ed ancor più come figli potremmo mai vivere sottraendoci
all'amore? dunque... armiamoci d'amore per vivere nell'amore:
lasciamoci amare
solo così non avremo paura
dell'amore.
se dall'Amore siamo discesi e all'Amore dobbiamo ritornare, come... dovrò riempire quel tempo di attesa?
Cara Terry, i tuoi scritti mi sorprendono sempre, in senso positivo naturalmente:sai descrivere situazioni spirituali e sentimenti con semplicità, ma con determinazione e con ...amore.
RispondiEliminaLa preghiera è indispensabile nella vita di tutti i giorni.
Ti voglio bene.
Sarà per questo che quando parlo di Gesù ai bambini mi sento con loro come chi semplicemente taglia una torta e la spartisce ma... è la torta ad essere buona. Tu che sei stata tanto tra i bambini hai "coltivato" gli occhi del cuore e sai sorprenderti davanti alla semplicità.
RispondiEliminaEcco, la tua accoglienza, è bellezza che doni al mio cuore e ti ringrazio ma nello stesso tempo è proprio ciò che mi doni a parlarmi di Gesù.
Grazie...
Bello l'esempio della torta "buona", divisa tra tutti i bambini :))
RispondiEliminaMi dà l'idea che tu sia una catechista (se lo sei) proprio "in gamba" ^_^
Ciao!
Buongiorno! ^_^ carissimo Amicus grazie per i sorrisi profondi che mi doni.
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