domenica 2 marzo 2025

Tempio

 Ieri, primo sabato del mese, mi sono recata in Chiesa nel primo pomeriggio e per oltre un'ora sono rimasta sola soletta davanti al Tabernacolo. Quella bella porticina dorata era chiusa ma in realtà Gesù non conosce porte chiuse se non quella del nostro cuore. 

Ho passato del tempo (che mi è stato donato) a parlargli, a tacere e cercare di ascoltare Lui. Ma non è facile e così ad un certo gli ho detto: vabbè tu sei il Sole ed io sto qui zitta zitta a prendere un po' dei tuoi caldi e luminosi raggi. 

Il Signore deve avermi preso tanto sul serio che ad un certo punto... Mi pareva di sentire il calore del sole sul viso. 😅☺️🥰

Passato del tempo insieme a Lui, mi sono alzata per leggere la Bibbia ed era aperta alla sua sinistra sulla pagina del profeta Isaia (Cap.66) "Così dice il Signore: il cielo è il mio trono, la terra lo sgabello dei miei piedi. Quale casa mi potreste costruire? In quale luogo potrei fissare la dimora? Tutte queste cose ha fatto la mia mano ed esse sono mie..."

Sono ritornata a sedermi e a guardare oltre il visibile, dove l'invisibile si fa visibile al cuore. 

Il tabernacolo sembrava più splendente che mai. Ad un certo punto arriva Elena, mi saluta e mette la piccola chiave dorata al Tabernacolo, andando via mi dice: stai facendo compagnia a Gesù? 

Le sorrido e...quello era l'intento ma poi è Lui che fa compagnia a me. Guardo quella chiave oscillare e vorrei tanto dirti Gesù che anch'io vorrei chiuderti con una chiave dentro il mio cuore e non farti più uscire, proprio come potrebbe pensarlo una bambina. Ma io lo chiedo perché in me c'è tanto desiderio di bellezza e bontà di cui spesso non sono capace. Quelle poche cose che riesco a fare  con amore è perché sei Tu l'autore mite e umile che ti nascondi nei miei angoli bui per illuminare. Che meraviglia sei. Ecco ... Sarebbe bellissimo se tu fossi sempre con me ed io con te, ma non ne sono capace, allora... Potrei giocare come una bimba a chiudere quel tabernacolo in cui sei entrato! 

Ma non posso, perché in te è la generosità. 

Ah Signore quante fragilità abbiamo. 

Sto nuovamente in silenzio e mi ritorna in mente Il capitolo di Isaia che ho letto poco prima e ho capito una cosa che tu dici a me: 

Io sono la tua casa Signore perché tu hai deciso così, tu che crei ogni cosa mi hai creata esattamente come sono, per te. Lì tu hai fissato la tua dimora ed io sono tua! Tu hai parlato ed io ho risposto dicendo: "parla Signore il tuo servo ti ascolta"

P.s. La nostra vita è un dono d'amore e dobbiamo cercare di viverla come tale.


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