venerdì 5 ottobre 2012

la preghiera apre l'anima a Dio

Per questo dico che la preghiera è gioia e forza, come un vaso che vuol essere colmato d'acqua vera e viva. Pregare col cuore, significa entrare vuoto ed uscire pieni. Pieni di cosa? di luce... se questo non accade io non ho incontrato Dio ma me stesso, quel me stesso chiuso nel proprio egoismo e abbattuto dai propri affanni.
La preghiera ci porta in alto.                                                                         Ora, leggiamo insieme cosa diceva il Santo curato d'Ars:
                                             • QUANTO È BELLA LA PREGHIERA!
La preghiera non è altro che una unione con Dio.
In questa intima unione, ‘Dio e l’anima sono come due pezzi di cera che si fondono insieme.
Non dovremmo perdere la presenza di Dio, proprio come non perdiamo il respiro.
Alcuni si immergono nella preghiera come un pesce nell’acqua.
Per pregare bene, non c’è bisogno di parlare tanto. Sappiamo che il Buon Dio è la,
nel santo Tabernacolo: gli apriamo il nostro cuore, godiamo della sua santa
presenza. E questa la preghiera migliore.
La preghiera è come il fuoco, che fa dilatare i palloni e li spinge verso il cielo.
Più preghiamo, più vorremmo pregare. Come un pesce che prima nuota alla
superficie dell’acqua, poi si immerge e si spinge sempre innanzi.
Il Buon Dio è contento di essere importunato. L’uomo è un povero che deve
chiedere tutto a Dio.
Dobbiamo pregare con molta semplicità e dire: «Mio Dio, ecco un’anima molto
povera, che non ha niente, non può far niente; fammi la grazia di amarti, di servirti
e di riconoscere che sono un nulla».
Il Buon Dio non ha bisogno di noi: se ci comanda di pregare, è solo perché vuole la
nostra felicità, e la nostra felicità può trovarsi solo in questo.
Oh, quanto è bella la preghiera!

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