Nuda come lo stelo di una rosa, piango e gioisco.
Alzo gli occhi al cielo e il tuo amore
riveste la parte più alta di me, del tuo profumo.
Una nuova umanità germoglia con fatica nel mio cuor,
mi spoglia dell'egoismo radicato sulla pelle.
Quelle radici strappate fanno male...
ma c'è una nuova forza nel cuore
è il tuo volto Signore
è bellezza, è gioia, è amore!
mi poni in cammino, ogni volta che penso di essere
nel punto più alto di me
nel luogo più povero di me stessa,
in quell'apparente profondità
che ai miei occhi sembra un'abisso.
Oh si... la cima del monte è gioia e consolazione per me,
come acqua bevuta da una bocca arida
direttamente dalle tue mani
ma presto ridiscendo dal monte
ridiscendo dall'albero,
ridiscendo nel mio stelo...
scoprendo che il punto più... basso è grazia che insegna
perchè è attraversando la mia povertà che imparo un pò d'umiltà
così che il cuore avido d'orgoglio
abbia la forza di seguire una sola maestria
quella dell'Immenso che è disceso sulle mie spine
e mi guarda con amore.
mercoledì 15 maggio 2013
domenica 12 maggio 2013
Siamo un pò come le rose?
Quando ami non è perchè l'altro è perfetto
poichè neanche tu lo sei,
lo ami semplicemente perchè egli c'è
con le sue spine e i suoi petali
e se le spine a volte ti feriscono
sappi anche che ti aiutano a crescere
in pazienza.
Ognuno di noi è un pò come una rosa
attendiamo insieme il tempo dei petali
per gioirne insieme del suo profumo.
Maria Teresa
giovedì 9 maggio 2013
mercoledì 8 maggio 2013
Ma chi è lo Spirito Santo?
Nel Credo noi professiamo con fede:
Ma vorrei soffermarmi soprattutto sul fatto che lo Spirito Santo è la sorgente inesauribile della vita di Dio in noi. L’uomo di tutti i tempi e di tutti i luoghi desidera una vita piena e bella, giusta e buona, una vita che non sia minacciata dalla morte, ma che possa maturare e crescere fino alla sua pienezza. L’uomo è come un viandante che, attraversando i deserti della vita, ha sete di un’acqua viva, zampillante e fresca, capace di dissetare in profondità il suo desiderio profondo di luce, di amore, di bellezza e di pace. Tutti sentiamo questo desiderio! E Gesù ci dona quest’acqua viva: essa è lo Spirito Santo, che procede dal Padre e che Gesù riversa nei nostri cuori. «Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza», ci dice Gesù (Gv 10,10).
Gesù promette alla Samaritana di donare un’“acqua viva”, con sovrabbondanza e per sempre, a tutti coloro che lo riconoscono come il Figlio inviato dal Padre per salvarci (cfr Gv 4, 5-26; 3,17).
ci trasforma perché ci rende partecipi della vita stessa di Dio che è Amore.
Udienza Generale 8 Maggio 2013. Papa Francesco
«Credo nello Spirito Santo che è Signore e dà la vita». La prima verità a cui aderiamo nel Credo è che lo Spirito Santo è Kýrios, Signore. Ciò significa che Egli è veramente Dio come lo sono il Padre e il Figlio, oggetto, da parte nostra, dello stesso atto di adorazione e di glorificazione che rivolgiamo al Padre e al Figlio. Lo Spirito Santo, infatti, è la terza Persona della Santissima Trinità; è il grande dono del Cristo Risorto che apre la nostra mente e il nostro cuore alla fede in Gesù come il Figlio inviato dal Padre e che ci guida all’amicizia, alla comunione con Dio.
Ma vorrei soffermarmi soprattutto sul fatto che lo Spirito Santo è la sorgente inesauribile della vita di Dio in noi. L’uomo di tutti i tempi e di tutti i luoghi desidera una vita piena e bella, giusta e buona, una vita che non sia minacciata dalla morte, ma che possa maturare e crescere fino alla sua pienezza. L’uomo è come un viandante che, attraversando i deserti della vita, ha sete di un’acqua viva, zampillante e fresca, capace di dissetare in profondità il suo desiderio profondo di luce, di amore, di bellezza e di pace. Tutti sentiamo questo desiderio! E Gesù ci dona quest’acqua viva: essa è lo Spirito Santo, che procede dal Padre e che Gesù riversa nei nostri cuori. «Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza», ci dice Gesù (Gv 10,10).
Gesù promette alla Samaritana di donare un’“acqua viva”, con sovrabbondanza e per sempre, a tutti coloro che lo riconoscono come il Figlio inviato dal Padre per salvarci (cfr Gv 4, 5-26; 3,17).
Gesù è venuto a donarci quest’“acqua viva” che è lo Spirito Santo, perché la nostra vita sia guidata da Dio, sia animata da Dio, sia nutrita da Dio. Quando noi diciamo che il cristiano è un uomo spirituale intendiamo proprio questo: il cristiano è una persona che pensa e agisce secondo Dio, secondo lo Spirito Santo.
E noi, pensiamo secondo Dio? Agiamo secondo Dio? O ci lasciamo guidare da tante altre cose che non sono prorpriamente Dio?
A questo punto possiamo chiederci: perché quest’acqua può dissetarci sino in fondo? Noi sappiamo che l’acqua è essenziale per la vita; senz’acqua si muore; essa disseta, lava, rende feconda la terra.
«L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (5,5).
L’“acqua viva”, lo Spirito Santo, Dono del Risorto che prende dimora in noi,
ci purifica, ci illumina, ci rinnova,
ci trasforma perché ci rende partecipi della vita stessa di Dio che è Amore. 
Udienza Generale 8 Maggio 2013. Papa Francescolunedì 6 maggio 2013
Piacersi, non piacere.

Tutto è segno di Dio, diamo lode a Dio!
Signore apri i nostri occhi!
Padre Serafino Tognetti
venerdì 3 maggio 2013
Medjugorje: Messaggio del 2 maggio 2013
Cari figli,
vi invito nuovamente ad amare e non a giudicare.
Mio Figlio, per volontà del Padre Celeste, è stato in mezzo a voi per mostrarvi la via della salvezza, per salvarvi e non per giudicarvi.
Se volete seguire mio Figlio, non giudicherete ma amerete, come il Padre Celeste ama voi. Anche quando state più male, quando cadete sotto il peso della croce, non disperatevi, non giudicate, ma ricordate che siete amati e lodate il Padre Celeste per il suo amore.
Figli miei, non deviate dalla strada per cui vi guido. Non correte verso la perdizione.
La preghiera ed il digiuno vi rafforzino, affinché possiate vivere come il Padre Celeste vorrebbe; affinché siate i miei apostoli della fede e dell'amore; affinché la vostra vita benedica coloro che incontrate; affinché siate una cosa sola col Padre Celeste e con mio Figlio.
Figli miei, questa è l'unica verità, la verità che porta alla vostra conversione e poi alla conversione di tutti coloro che incontrate e che non hanno conosciuto mio Figlio, di tutti coloro che non sanno cosa significa amare.
Figli miei, mio Figlio vi ha donato i pastori: custoditeli, pregate per loro.
Vi ringrazio!
mercoledì 1 maggio 2013
Il sentiero delle... rose, il sentiero che ci aiuta a non perderci
Una bambina viveva felice con il suo papà e la sua mamma.
Ma per vendetta, alcuni uomini molto cattivi rapirono la bambina perché erano invidiosi della felicità della sua famiglia. Arrivarono un giorno nei loro grandi mantelli e, sulla strada che portava alla scuola, s'impadronirono della bambina. Galoppando di gran carriera su cavalli neri si allontanarono ben presto dal villaggio e presero la strada della foresta. La buia e tenebrosa foresta che ingoiava per sempre le persone imprudenti che vi si avventuravano senza guida.
Quegli uomini dal cuore di pietra portarono la bambina nel cuore della foresta. Volevano che si perdesse per sempre nella foresta. La bambina piangeva terrorizzata. E ripeteva, quasi gridava, la preghiera che la mamma e il papà le avevano insegnato: "Ave Maria, piena di grazia...". Dopo un po' giunsero dove la foresta era più intricata e impenetrabile. Là abbandonarono la bambina.
La poverina si accucciò ai piedi di un grande albero, continuando a ripetere tra i singhiozzi: "Ave Maria... Ave Maria...".
Improvvisamente, fra le lacrime, proprio ai suoi piedi vide una rosa. Una rosa dai petali teneri come una carezza. Poco più avanti, ben visibile, tra l'erba e le foglie, c'era un'altra rosa, poi un'altra, un'altra ancora... formavano un sentiero che si snodava tra gli alberi.
La bambina cominciò a camminare da una rosa all'altra, prima esitante, poi quasi di corsa.
Dopo un po' arrivò al margine della foresta e si trovò nelle braccia della mamma e del papà.
Anche loro avevano visto il sentiero di rose ed erano partiti alla sua ricerca.
Perché anche la mamma e il papà avevano continuato a dire l'Ave Maria.
E tutte quelle Ave Maria, quelle dei genitori e quelle della figlia, erano diventate un sentiero di rose.
Che li aveva riportati tutti insieme.
Anche le nostre Ave Maria formano il sentiero che ci aiuta a non perderci nelle foreste di questo mondo... E che ci riporta al sicuro nelle braccia del Padre dei Cieli.
(fonte la Chiesa.it)
Ma per vendetta, alcuni uomini molto cattivi rapirono la bambina perché erano invidiosi della felicità della sua famiglia. Arrivarono un giorno nei loro grandi mantelli e, sulla strada che portava alla scuola, s'impadronirono della bambina. Galoppando di gran carriera su cavalli neri si allontanarono ben presto dal villaggio e presero la strada della foresta. La buia e tenebrosa foresta che ingoiava per sempre le persone imprudenti che vi si avventuravano senza guida.
Quegli uomini dal cuore di pietra portarono la bambina nel cuore della foresta. Volevano che si perdesse per sempre nella foresta. La bambina piangeva terrorizzata. E ripeteva, quasi gridava, la preghiera che la mamma e il papà le avevano insegnato: "Ave Maria, piena di grazia...". Dopo un po' giunsero dove la foresta era più intricata e impenetrabile. Là abbandonarono la bambina.
La poverina si accucciò ai piedi di un grande albero, continuando a ripetere tra i singhiozzi: "Ave Maria... Ave Maria...".
Improvvisamente, fra le lacrime, proprio ai suoi piedi vide una rosa. Una rosa dai petali teneri come una carezza. Poco più avanti, ben visibile, tra l'erba e le foglie, c'era un'altra rosa, poi un'altra, un'altra ancora... formavano un sentiero che si snodava tra gli alberi.
La bambina cominciò a camminare da una rosa all'altra, prima esitante, poi quasi di corsa.
Dopo un po' arrivò al margine della foresta e si trovò nelle braccia della mamma e del papà.
Anche loro avevano visto il sentiero di rose ed erano partiti alla sua ricerca.
Perché anche la mamma e il papà avevano continuato a dire l'Ave Maria.
E tutte quelle Ave Maria, quelle dei genitori e quelle della figlia, erano diventate un sentiero di rose.
Che li aveva riportati tutti insieme.
Anche le nostre Ave Maria formano il sentiero che ci aiuta a non perderci nelle foreste di questo mondo... E che ci riporta al sicuro nelle braccia del Padre dei Cieli.
(fonte la Chiesa.it)
Foto dal web
Iscriviti a:
Post (Atom)