Questa è la domanda che mi pongo da tempo, soprattutto quando parlo della forza della fede e sento rispondere che è un dono, come se ci fossero dei... privilegiati? non so... Dio solo conosce tuttavia penso che molto spesso ci diciamo cristiani a parole ma quanto desideriamo davvero esserlo? ci sono scogli, montagne da superare, porte da aprire, muretti o muri da togliere siamo disposti a farlo? quando ho capito che non ne avevo la forza ho chiesto aiuto allo Spirito di Dio l'ho desiderato con tutto il cuore, l'ho implorato...
Oggi ne è quasi preghiera costante, forza e bellezza nella misura in cui mi apro. Pertanto penso con profondità che se c'è una qualche bellezza in me è di Dio, il resto è solo mio. Certo ci sono sempre muretti da abbassare, scogli da superare e se a tratti posso sembrare una rosa ho pur sempre il dolore e la grazia della spina che insegnano al mio cuore ciò che posso tendere a dimenticare. Il profumo della nuova umanità è così prezioso, bello da non poterne più fare a meno.
Apriamo il nostro cuore a Dio, doniamoglielo. La prima ad aprire il cuore e a contemplare "il Verbo che si fece carne" è
stata Maria, la Madre di Gesù. Accogliamola nella nostra casa lei ci mostrerà la via sicura, quella che ci unisce al Figlio.
Oggi il Santo Padre ha fatto la sua omelia a Santa Marta. Restiamo sempre più in cammino...
Riporto alcuni passi:
...
cita poi l’episodio del cieco di Gerico, rimproverato dai discepoli
perché gridava verso il Signore: “Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di
me!”:
“Il
Vangelo dice che volevano che non gridasse, volevano che non gridasse e
lui gridava di più, perché? Perché aveva fede in Gesù! Lo Spirito Santo
aveva messo la fede nel suo cuore. E loro dicevano: ‘No, non si può! Al
Signore non si grida. Il protocollo non lo permette. E’ la seconda
Persona della Trinità! Guarda cosa fai…’ come se dicessero quello,
no?”.
“Pensiamo
ai cristiani buoni, con buona volontà; pensiamo al segretario della
parrocchia, una segretaria della parrocchia… ‘Buonasera, buongiorno, noi
due – fidanzato e fidanzata – vogliamo sposarci’. E invece di dire: ‘Ma
che bello!’. Dicono: ‘Ah, benissimo, accomodatevi. Se voi volete la
Messa, costa tanto…’. Questi, invece di ricevere una accoglienza buona –
‘E’ cosa buona sposarsi!’ – ricevono questo: ‘Avete il certificato di
Battesimo, tutto a posto…’. E trovano una porta chiusa. Quando questo
cristiano e questa cristiana ha la possibilità di aprire una porta,
ringraziando Dio per questo fatto di un nuovo matrimonio… Siamo tante
volte controllori della fede, invece di diventare facilitatori della
fede della gente”.
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