domenica 2 febbraio 2025

Pellegrini sulla Terra

Siamo pellegrini su questa terra, pellegrini assetati d'amore. 

Abbiamo sete e neanche l'acqua benedetta che scende dal cielo ci basta. 

Abbiamo necessità di gioire e neanche lo splendido sole ci sazia.

Abbiamo desiderio di compagnia ma neanche la creatura più ammirabile può darci ciò che cerchiamo con tanta profondità.

Perché? Semplicemente perché proveniamo da Dio e a Lui vogliamo tornare. Per quanto la terra, la vita, le persone siano belle è nulla paragonabile a Lui

Dio è tutto quanto il nostro cuore cerca.


"Cercate e troverete"


 

Sguardi di Luce nella mia storia


 No, non sono coincidenze ma Dio incidenze come dice un Santo Sacerdote. 

Dio ci stupisce sempre, ci parla nel nostro cuore ma dipende su quale tesoro è orientato e quali scelte facciamo. Per sentire un canale radio dobbiamo cercarla tra le frequenze ☺️

Ma...Non scoraggiamoci: Dio ci ama, è buono e se abbiamo sbagliato canale o se cadiamo... Rialziamoci e...Guardiamo avanti, in Alto!  "la notte non avrà la meglio"

È bellissimo chiedere  aiuto a Maria Santissima e ai Santi così anche noi canteremo il nostro Magnificat! 



Oggi mi hanno colpito le parole di Silvano del Monte Athos:

"il mio cuore ti ha amato Signore per questo ho nostalgia di te e in lacrime ti cerco. Tu hai ornato il cielo con le stelle, l'aria con le nuvole, la terra con i mari, i fiumi e giardini verdeggianti nei quali cantano gli uccelli, ma l'anima mia ama te! E per quanto questo mondo sia meraviglioso essa non vuole guardarlo Te solo desidera l'anima mia Signore!"


Ecco, se desideriamo il bene, l'amore vero e grande, se abbiamo sete e fame di giustizia cerchiamo il Re della nostra vita. Lui squarcia ogni notte, anche la più profonda


sabato 25 gennaio 2025

Medjugorie messaggio del 25 Gennaio 2025

 “Cari figli!


In quest’ anno di grazia vi invito alla conversione.


Cari figli, mettete Dio al centro del vostro vivere ed i frutti saranno l’amore verso il prossimo e la gioia di testimoniare; la santità della vostra vita diventerà la testimonianza veritiera della fede.


Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”


domenica 19 gennaio 2025

L'intercessione della Santa Madre di Dio


 Se ci pensate un attimo, la vita è un cammino, sempre, da quando nasciamo perché una madre ha detto si a quella vita posta nel suo grembo. Questo bambino dovrà lasciarsi nutrire, dovrà comunicare imparare a camminare, poi a correre, imparare a leggere e scrivere. Forse cadrà e si rialzerà, forse sarà promosso o bocciato ma sempre ha da imparare. 

La vita da adulti è così diversa? Io credo che questa sia la vita dell'uomo, che però è stato creato dalla Gioia e per la  Gioia ma il peccato ha reso tutto ciò imperfetto, trascinando anche la natura. 

Mi domando quanta gioia provano i bambini ma chissà anche quante sconfitte e sofferenze. Forse hanno più energie di noi nell' alzarsi da una caduta o per affrontare la vita? Non so... Credo però che nel loro profondo abbiano tanta gioia di vivere! E questa sia la loro forza, Dio stesso è gioia. La gioia che dobbiamo chiedere e che non ci deve mancare.

 A volte affaticati dovremmo ricevere sguardi di tenerezza e comprensione da chi abbiamo accanto, perché la comunione dei santi sono coloro che si aiutano a vicenda e... l'amore sempre si fa carne. Così come un adulto tende la sua mano tenera e forte per aiutare il bambino. 

Preghiamo la Santa Madre di Dio, che aiuti tutti noi a vivere sempre con gioia. È il segreto della vita, il segreto di mio padre, la gioia è del Padre! Amare la vita perché tutto è stato fatto per essere buono. Molto buono.


Mi sono piaciute le parole di Papa Francesco: 

Quando siamo in situazioni difficili, quando avvengono problemi che noi non sappiamo come risolvere, quando sentiamo tante volte ansia e angoscia, quando ci manca la gioia, andare dalla Madonna e dire: “Non abbiamo vino. E’ finito il vino: guarda come sto, guarda il mio cuore, guarda la mia anima”. Dirlo alla Madre. E lei andrà da Gesù a dire: “Guarda questo, guarda questa: non ha vino”. E poi, tornerà da noi e ci dirà: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”. Per ognuno di noi, attingere dall’anfora equivale ad affidarsi alla Parola e ai Sacramenti per sperimentare la grazia di Dio nella nostra vita. Allora anche noi, come il maestro di tavola che ha assaggiato l’acqua diventata vino, possiamo esclamare: «Tu hai tenuto da parte il vino buono finora» (v. 10). Sempre Gesù ci sorprende. Parliamo alla Madre perché parli al Figlio, e Lui ci sorprenderà


P.s. penso che la gioia  dei bimbi è perché sono appena discesi da Dio e la "mancanza" negli anziani è la nostalgia di Dio. 

Il cammino è lungo: dissetaci Signore!

mercoledì 8 gennaio 2025

Guardarci con occhi divini


 Gesù ha compassione, Gesù si commuove, "è lui che ha amato noi".

Alzare gli occhi al cielo

"Voi stessi date da mangiare loro".

Queste sono gocce d'acqua che entrano nel terreno arido del nostro cuore e ci ricordano il Suo sguardo, il Suo amore per noi tutti. 

Se abbiamo trovato quella grotta è perché abbiamo camminato, abbiamo seguito una stella che ci ha condotto alla vera Luce del mondo.

 I Magi erano sicuramente affaticati, stanchi ma desiderosi di Dio e lo hanno riconosciuto Re della loro storia. E la storia continua! perciò anche noi, pur affaticati in questo tempo difficile (sicuramente lo era anche allora), non scordiamo di alzare gli occhi! perché le tante notizie cattive sono come falsi profeti che ti distolgono lo sguardo dalla stella e ti lasciano nel deserto. Se mi guardo attorno spesso vedo e leggo cuori arrabbiati che si accusano e si condannano con processi ingiusti in cui c'è solo la parte accusatoria e gli accusatori si credono giusti. Giustificando così la loro posizione accusatoria. 

Ricordiamo che l'accusatore è uno e si chiama diavolo, colui che divide. 

Colui che unisce è Dio!

Perché ascoltate cose brutte? Se anche voleste farlo e giudicare, la bilancia della giustizia ha due pesi , anzi due piatti su cui posare i dati: il peso e il contrappeso. Siate liberi e mettete entrambi nei piatti prima di farvi un'idea.

Vi piacerebbe essere dalla parte di chi è accusato ingiustamente? Ecco, allora non fare agli altri ciò che non vorresti sia fatto a te.

Penso a quante volte vengono accusati i medici e a quanta gente oggi è laureata in tuttologia e non rispetta più questa figura a cui lo stesso San Pio portava Grande rispetto. 

Penso alle tante piccole guerre che si svolgono nei social o a parole nelle piccole comunità di persone che si ritrovano e che oggi accusano uno o l'altro. 

Che tristezza! Poi magari sono le stesse persone che vogliono la pace nel mondo? 

Il mondo inizia nel nostro cuore, la pace inizia nel nostro cuore!

Nutritevi di cose belle!!! 

Guardare al Cielo è vitale. Guardate gli altri con compassione è essenziale.

Ma questo è possibile solo se capiamo che "non siamo stati noi ad amare per primi" ma è Lui che ci ha amato e Lui che ci ha trovato e ci ha accolto. Perché quando *desideri cercarlo*e ti metti in cammino, Lui ti guida e si fa trovare. Ti attende, ti accoglie e se tu lo riconosci Re della tua vita, Lui ti invia per le strade della vita a guardare con compassione gli altri e ciò, non toglie niente alla forza ma anzi la dona! 

Guardiamo con compassione e nutriamo la folla affamata di Dio e doniamo loro ciò che a noi di Dio è possibile e Lui che poi farà l'impossibile. 

Essere Suoi significa farci come Lui

sabato 4 gennaio 2025

L'incontro

Dopo il Vangelo del giorno, mi sono soffermata sulla parole del  Papa e il suo invito a soffermarci sull'incontro:

"Il Vangelo […] presenta l’incontro di Gesù con i suoi primi discepoli. La scena si svolge presso il fiume Giordano, il giorno dopo il battesimo di Gesù. È lo stesso Giovanni Battista a indicare a due di loro il Messia con queste parole: «Ecco l’agnello di Dio!» (v. 36). E quei due, fidandosi della testimonianza del Battista, vanno dietro a Gesù. Lui se ne accorge e chiede: «Che cosa cercate?», e loro gli domandano: «Maestro, dove dimori?» (v. 38).

Gesù non risponde: “Abito a Cafarnao o a Nazaret”, ma dice: «Venite e vedrete» (v. 39). Non un biglietto da visita, ma l’invito a un incontro. I due lo seguono e quel pomeriggio rimangono con Lui. […] E questi, tanti anni dopo, si ricordavano anche l’ora, non avevano potuto dimenticare questo incontro così felice, così pieno, che aveva cambiato la loro vita. Poi, quando escono da questo incontro e ritornano dai loro fratelli, questa gioia, questa luce straripa dai loro cuori come un fiume in piena. Uno dei due, Andrea, dice al fratello Simone – che Gesù chiamerà Pietro quando lo incontrerà –: «Abbiamo trovato il Messia» (v. 41). Sono usciti sicuri che Gesù era il Messia, certi.

Fermiamoci un momento su questa esperienza dell’incontro con Cristo che chiama a stare con Lui. Ogni chiamata di Dio è un’iniziativa del suo amore. Sempre è Lui che prende l’iniziativa, Lui ti chiama. Dio chiama alla vita, chiama alla fede, e chiama anche a uno stato particolare di vita: “Io voglio te qui”. La prima chiamata di Dio è quella alla vita, con la quale ci costituisce come persone; è una chiamata individuale, perché Dio non fa le cose in serie."

Così,  dopo la meditazione, 

 Ho "cantato" al Cielo: 

Quanto mi manchi Padre!
Ricordo ancora la gioia e la pienezza di quell'incontro ma la fatica della vita, copre come il cielo ricopre la terra così come una coperta che non fa vedere il paradiso.
Mi manchi Padre. Ed allora guardo le manine e i piccoli piedi di quel Bambino Re sulla grotta. A quanto ha rinunciato per venire a prendermi? Eppure non mi ha presa e portato


via ma è venuto ad accompagnarmi per la Via, dandomi la Verità e la Vita. Potrei allora domandarmi se come uomo gli sei mancato, perché qui sulla terra tutto è attesa della Gioia. E Tu lo sei! Ma poi penso che non è solo vero uomo ma anche vero Dio e quindi Lui stesso è un raggio di Gioia che squarcia quella coperta che separava il Cielo dalla Terra. Questo piccolo e immenso Re, è venuto ad unire il separato, ha donato la Gioia nella paziente mangiatoia che non aveva Cielo né profumo di paradiso, ma il Cielo e il Paradiso è venuto a trovarmi e dirmi: aspetta paziente di crescere e vedrai la pienezza nel tuo cuore.

giovedì 26 dicembre 2024

Medjugorie messaggio annuale di Natale 2024 Jacov

 “Cari figli, oggi in questo giorno di grazia, in modo particolare vi invito a non vivere la vita tendendo verso gli obiettivi terreni e a non cercare la pace e la gioia nelle cose terrene perché in questo modo la vostra vita è avvolta dalle tenebre e non vedete il senso della vostra vita.

Figlioli, aprite la porta del vostro cuore a Gesù, permettetegli di avvolgere tutta la vostra vita perché possiate iniziare a vivere nell’amore e nella misericordia di Dio.
Figli miei soltanto con Gesù nei vostri cuori conoscerete il vero obiettivo della vostra vita e tenderete verso la salvezza eterna.
Io vi benedico con la mia benedizione materna.”

Con approvazione ecclesiastica