Il mondo ha bisogno di cuori materni che sappiano accogliere e donare.
Di cuori che parlino dell'acqua viva che passa attraverso loro per donarsi.
Un pò come essere canali ...
vasi
d'acqua viva,
che si riempiono...
si svuotano
e si riempiono
ancora
e sempre
in un continuo
gocciolio di vita
come note melodiose
che insieme
compongono
la musica della nostra vita.
Maria Teresa
martedì 10 dicembre 2013
venerdì 6 dicembre 2013
San Nicola il leggendario Santa Claus
Dal web di San Nicola leggo cose molto belle, ne riporto due:
1) San Nicola di Mira. San Nicola è il leggendario Santa Claus dei paesi anglosassoni, e il NiKolaus della Germania che a Natale porta i doni a bambini... difensore dei deboli e di coloro che subiscono ingiustizie.
Egli è anche il protettore delle fanciulle che si avviano al matrimonio e dei marinai, mentre l’ancor più celebre suo patrocinio sui bambini è noto soprattutto in Occidente.
2) Nel 325, san Nicola è uno dei Padri del I Concilio Ecumenico della Chiesa, il Concilio di Nicea.
Questa storia ci chiarisce come mai nelle icone san Nicola sia spesso affiancato dalle due piccole figure di Cristo e della Vergine intenti a passargli un libro.
1) San Nicola di Mira. San Nicola è il leggendario Santa Claus dei paesi anglosassoni, e il NiKolaus della Germania che a Natale porta i doni a bambini... difensore dei deboli e di coloro che subiscono ingiustizie.
Egli è anche il protettore delle fanciulle che si avviano al matrimonio e dei marinai, mentre l’ancor più celebre suo patrocinio sui bambini è noto soprattutto in Occidente.
2) Nel 325, san Nicola è uno dei Padri del I Concilio Ecumenico della Chiesa, il Concilio di Nicea.
Ario è chiamato a difendere la sua posizione che propugna l'inferiorità di Cristo rispetto al Padre. San Nicola ad un certo punto del discorso non si tiene più, non ce la fa a continuare ad ascoltare le elucubrazioni senza senso di Ario. Così si alza, si avvicina all'eretico e lo stende a terra con un gancio! E' successo davvero e questo evento storico viene non poche volte immortalato negli affreschi di chiese bizantine (come si vede dalle immagini allegate in questo post).
Tanto che l'Imperatore Costantino, presente alla scena, e gli altri vescovi in aula, scandalizzati dall'azione violenta di Nicola contro Ario, immediatamente spogliano Nicola del suo ufficio episcopale e gli confiscano i due simboli del suo rango di vescovo cristiano, ovvero la sua copia personale del libro dei Vangeli e il pallio (chiamato 'omophorion' che in oriente è il paramento tipico di tutti i vescovi).
Nicola così spogliato fu rinchiuso in cella a sbollire. Mentre era in prigione per la sua scazzottata con l'eretico, quella stessa notte, gli vennero a far visita Cristo e la Beata Vergine Maria. Nostro Signore chiese a san Nicola: "Perché sei qui?" e Nicola rispose: "Perché ti amo, mio Signore e mio Dio"!
Cristo allora diede in regalo a Nicola la copia dei santi Vangeli che portava con sé e subito dopo, la Vergine santa rivestì Nicola con il pallio episcopale, segnalando così che era stato restituito alla sua dignità di vescovo.
Questa storia ci chiarisce come mai nelle icone san Nicola sia spesso affiancato dalle due piccole figure di Cristo e della Vergine intenti a passargli un libro.
martedì 26 novembre 2013
Tienimi per mano
lunedì 25 novembre 2013
Medjugorje messaggio 25 novembre 2013
"Cari figli! Oggi vi invito tutti alla preghiera. Aprite profondamente la porta del cuore, figlioli, alla preghiera, preghiera del cuore e allora l’Altissimo potrà operare nella vostra libertà e inizierà la vostra conversione. La fede diventerà forte così che potrete dire con tutto il cuore: ‘Mio Dio e mio tutto’. Comprenderete, figlioli, che qui sulla Terra tutto è passeggero. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
mercoledì 20 novembre 2013
Sardegna 18 novembre ciclone
Nuoro
Dal giorno 12 è iniziata la novena per la festa di Nostra Signora delle Grazie a cui sono devota e quest'anno ho chiesto a mio marito di partecipare. Ogni giorno ci svegliamo poco prima delle 5 del mattino, capisco di avergli chiesto un'ulteriore fatica ma anche una gioia nel cuore. Finita la Messa lui si reca al lavoro. Viaggia per lavoro. Quella mattina, parlando del suo lavoro gli ho chiesto di posticipare quell'appuntamento del pomeriggio ad un'altro giorno, l'ha fatto... Non capisco bene il perché io glielo abbia chiesto ed il perché lui lo abbia accolto ma quel pomeriggio iniziò a piovere...
In genere io amo guardare la pioggia, anche se è tanta e in questi ultimi anni è stata tanta ma guardandola, prego, ringrazio Dio e con gioia gli chiedo protezione. Ma quel pomeriggio che mio marito è rimasto a casa, non riuscivo quasi a guardare... sembrava che il tetto si sollevasse per gettare tutta l'acqua che aveva sopra... no, non era più una pioggia!
Così ascoltando, forse il mio Angelo, andai a pregare e chiesi a mio marito di unirsi a me col Santo Rosario.
A quell'ora lui doveva essere lì... in quella strada dove il poliziotto ha perso la sua vita.
Solo Dio è ciò che rimane, Lui la nostra sicurezza, tutto il resto passa.
Dal giorno 12 è iniziata la novena per la festa di Nostra Signora delle Grazie a cui sono devota e quest'anno ho chiesto a mio marito di partecipare. Ogni giorno ci svegliamo poco prima delle 5 del mattino, capisco di avergli chiesto un'ulteriore fatica ma anche una gioia nel cuore. Finita la Messa lui si reca al lavoro. Viaggia per lavoro. Quella mattina, parlando del suo lavoro gli ho chiesto di posticipare quell'appuntamento del pomeriggio ad un'altro giorno, l'ha fatto... Non capisco bene il perché io glielo abbia chiesto ed il perché lui lo abbia accolto ma quel pomeriggio iniziò a piovere...
In genere io amo guardare la pioggia, anche se è tanta e in questi ultimi anni è stata tanta ma guardandola, prego, ringrazio Dio e con gioia gli chiedo protezione. Ma quel pomeriggio che mio marito è rimasto a casa, non riuscivo quasi a guardare... sembrava che il tetto si sollevasse per gettare tutta l'acqua che aveva sopra... no, non era più una pioggia!
Così ascoltando, forse il mio Angelo, andai a pregare e chiesi a mio marito di unirsi a me col Santo Rosario.
A quell'ora lui doveva essere lì... in quella strada dove il poliziotto ha perso la sua vita.
Solo Dio è ciò che rimane, Lui la nostra sicurezza, tutto il resto passa.
domenica 10 novembre 2013
Il Tuo Amore
L'amore è come il mare
non vedo che l'apparente orizzonte
quel poco che lo sguardo coglie
fatica a stare nel mio cuore
Col tempo, scopro l'oltre orizzonte
così gli occhi e il cuore si stupiscono e gioiscono
scoprendo il più grande...
ma anche il più piccolo: io.
Cresci e navighi
con la barca del cuore.
Forse, l'immenso spaventa
quando la barca si frantuma
tra le scogliere
e si rischia di naufragare,
eppure la tua mano è lì da sempre
che rialza.
Come il più sprovveduto dei viandanti
resto lì nel mare, col mare nella speranza
di scoprire ogni giorno quel nuovo orizzonte
che tu man mano
Creatore
mi disegni e riveli.
L'amore è qui, si qui...
davanti ai miei piccoli occhi
nella grande vita che hai creato,
nelle persone che mi hai donato come il più prezioso dei regali
ad iniziare dalle più vicine
ed ogni lontano,diviene un vicino.
In esse ci sei tu e il tuo amore>
sono come il mare sul mio sguardo
ricche di mistero,
di bellezza e profondità
come l'orizzonte che non vedo,
sulla quale voglio navigare
per scoprire nuova bellezza
da amare
Dammi ancora e sempre la tua mano e aiutami ad amare.
Maria Teresa
Questo pensiero lo scrivo ora, per il mio mezzo secolo di vita, in cui gioisco per la vita che Dio mi ha dato, per la vita che i miei preziosi genitori hanno accolto per l'amore con cui mi hanno amato e mi amano. Esso si irradia anche attraverso la vita e la compagnia dei miei meravigliosi fratelli e sorelle.
In questo piccolo pensiero c'è l'amore di mio marito e mio figlio. Attraverso loro sento ancor di più la forza, la bellezza e l'Amore di Dio.
I naufragi e la mano di Dio, sono tutto quanto ho bisogno per imparare ad amare andando oltre il mio piccolo orizzonte.
In questo piccolo pensiero c'è l'amore di mio marito e mio figlio. Attraverso loro sento ancor di più la forza, la bellezza e l'Amore di Dio.
I naufragi e la mano di Dio, sono tutto quanto ho bisogno per imparare ad amare andando oltre il mio piccolo orizzonte.
mercoledì 6 novembre 2013
Dio si nasconde...
Questa foto ed altre come questa stanno facendo il giro del mondo
ma il Papa ad Assisi il 4 ottobre 2013 in visita ai malati disse proprio questo:
"e qui è Gesù,
nascosto in questi ragazzi...
sull'altare adoriamo la carne di Gesù,
Gesù nascosto nell'Eucarestia e
Gesù nascosto in queste piaghe
hanno bisogno di essere ascoltate...
Ascoltate da coloro che si dicono cristiani"
Papa Francesco.
(a volte ho paura di non accorgermi del Dio che mi passa accanto...
e col suo dolore silenzioso io non lo veda
e così gli chiedo:
aiutarmi a vedere!
Lui è la sola luce)
M. T.
ma il Papa ad Assisi il 4 ottobre 2013 in visita ai malati disse proprio questo:
"e qui è Gesù,
nascosto in questi ragazzi...
sull'altare adoriamo la carne di Gesù,
Gesù nascosto nell'Eucarestia e
Gesù nascosto in queste piaghe
hanno bisogno di essere ascoltate...
Ascoltate da coloro che si dicono cristiani"
Papa Francesco.
(a volte ho paura di non accorgermi del Dio che mi passa accanto...
e col suo dolore silenzioso io non lo veda
e così gli chiedo:
aiutarmi a vedere!
Lui è la sola luce)
M. T.
martedì 5 novembre 2013
MEDJUGORJE MESSAGGIO 2 NOVEMBRE 2013
Cari figli,
vi invito di nuovo maternamente ad amare, a pregare senza sosta per il dono dell’amore, ad amare il Padre Celeste al di sopra di tutto. Quando amerete Lui, amerete voi stessi ed il vostro prossimo. Queste realtà non possono essere separate. Il Padre Celeste è in ogni uomo, ama ogni uomo e chiama ogni uomo col proprio nome. Perciò, figli miei, attraverso la preghiera ascoltate la volontà del Padre Celeste. Parlate con Lui. Abbiate un rapporto personale col Padre, che renderà ancora più profondo il rapporto tra voi, comunità dei miei figli, dei miei apostoli. Come Madre desidero che, attraverso l’amore verso il Padre Celeste, vi eleviate al di sopra della vanità di questa terra ed aiutiate gli altri a conoscere e ad avvicinarsi gradualmente al Padre Celeste. Figli miei, pregate, pregate, pregate per il dono dell’amore, perché l’amore è mio Figlio. Pregate per i vostri pastori, affinché abbiano sempre amore per voi, come l’ha avuto e l’ha mostrato mio Figlio dando la sua vita per la vostra salvezza.
Vi ringrazio”.
vi invito di nuovo maternamente ad amare, a pregare senza sosta per il dono dell’amore, ad amare il Padre Celeste al di sopra di tutto. Quando amerete Lui, amerete voi stessi ed il vostro prossimo. Queste realtà non possono essere separate. Il Padre Celeste è in ogni uomo, ama ogni uomo e chiama ogni uomo col proprio nome. Perciò, figli miei, attraverso la preghiera ascoltate la volontà del Padre Celeste. Parlate con Lui. Abbiate un rapporto personale col Padre, che renderà ancora più profondo il rapporto tra voi, comunità dei miei figli, dei miei apostoli. Come Madre desidero che, attraverso l’amore verso il Padre Celeste, vi eleviate al di sopra della vanità di questa terra ed aiutiate gli altri a conoscere e ad avvicinarsi gradualmente al Padre Celeste. Figli miei, pregate, pregate, pregate per il dono dell’amore, perché l’amore è mio Figlio. Pregate per i vostri pastori, affinché abbiano sempre amore per voi, come l’ha avuto e l’ha mostrato mio Figlio dando la sua vita per la vostra salvezza.
Vi ringrazio”.
lunedì 28 ottobre 2013
Medjugorje Messaggio del 25 Ottobre 2013

Oggi vi invito ad aprirvi alla preghiera.
la preghiera opera miracoli in voi e attraverso
di voi.
Perciò figlioli, nella semplicità del cuore
cercate dall’Altissimo che vi dia la forza di
essere figli di Dio e che satana non vi agiti
come il vento agita i rami.
Decidetevi di nuovo, figlioli, per Dio e cercate
soltanto la sua volontà e allora in Lui troverete
gioia e pace.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
. La Madonna non ci dice di dire preghiere ma di “aprirci alla preghiera”.
Ogni volta che preghiamo dobbiamo aprirci a Dio e lasciare che entri nel nostro cuore perché, nell’incontro, Lui lo possa illuminare, purificare, renderlo umile, sapiente e buono.
Allora comprendiamo perché la Madonna dice: “La preghiera opera miracoli in noi e attraverso Dio”.
Il miracolo più toccante della preghiera è la nostra conversione. Pregando, Gesù ci trasforma in Lui, ci plasma a Sua immagine, pone la dimora permanente nel nostro cuore.
La preghiera opera miracoli attraverso di noi. E’ il miracolo della luce e della bontà che irradiamo, diventando degli strumenti di conversione per gli altri. La conversione avviene per attrazione. E’ Gesù che attira i lontani con la Sua presenza in noi.
Tutto ciò avviene se nella preghiera decidiamo di far entrare Dio nella nostra vita, amandoLo con tutto il cuore, facendo la Sua volontà, come ha fatto Maria in tutta la sua vita, e servendolo nei fratelli.
Più preghiamo nella semplicità del cuore, donandoci a Dio, e più diventiamo Suoi figli, rivestiti della Sua forza, in modo tale che satana non ci scuota come i rami al vento.
Chi nell'umiltà e nell'amore è unito a Gesù e a Maria, resiste come roccia alle bufere che il principe di questo mondo sta scatenando per staccare le anime da Dio.
“Figlioli, cercate Dio e la sua volontà e troverete gioia e pace”. La preghiera opera il miracolo di farci gustare uno spicchio di paradiso nell'intimo del cuore.
Vostro Padre Livio
sabato 12 ottobre 2013
Gesù nel cuore
Tu che sei venuto qui e non hai temuto la stalla in cui sei nato, vieni nel mio cuore, nasci ogni giorno e crescimi con te, cresci in me perché solo di te ho bisogno come la lampada è fatta per accogliere la luce e donare luce e senza la luce essa non ha senso d'esistere, così son io e tu il mio senso.
Santa Madre di Dio
tu che hai accolto il nostro Signore più di chiunque altro, ti prego...
sistema ogni giorno il pagliericcio del mio cuore.
Profuma col tuo amore la mia povera casa che tanto desidera accogliere Dio e vivere con lui per crescere fino al "cielo"
Maria Teresa
mercoledì 9 ottobre 2013
La Chiesa Cattolica. come una famiglia, come una sinfonia
La Chiesa ci fa incontrare la misericordia di Dio
nella Chiesa ognuno di noi trova quanto è necessario
per portare un esempio possiamo dire che è come una vita di famiglia
in famiglia ci è donato tutto ciò che ci permette di crescere
si cammina e si cresce in una comunità in una famiglia è così la Chiesa
possiamo ascoltare la parola di Dio
incontrare il Signore nei sacramenti
l'amore che viene da Dio...
La Chiesa è Cattolica perchè universale e annuncia il Vangelo ad ogni uomo e donna.
La Chiesa non è un gruppo d'elite. La Chiesa non ha chiusure, è aperta a tutti senza distinzioni.
La Chiesa non è solo all'ombra del nostro campanile.
Tutti noi siamo in missione, chiediamoci allora: che cosa faccio io per comunicare agli altri la gioia del Signore? non è un affare per pochi...
La Chiesa è Cattolica perché è la casa dell'armonia, dove unità e diversità sanno coniugarsi insieme.
Pensiamo all'immagine della sinfonia...
ognuno mantiene il suo timbro,
poi c'è il direttore... ma tutti suonano in armonia.
La Chiesa è come una grande orchestra in cui c'è varietà, non siamo tutti uguali, tutti siamo differenti e questo è il bello della Chiesa, ognuno porta il suo, per arricchire gli altri. E' una diversità che non entra in conflitto... si lascia fondere in armonia dallo Spirito Santo.
Tratto dall'ascolto dell'udienza Generale del Santo Padre - mercoledì 9 Ottobre 2013
mi scuso per eventuali errori e per quanto manca ma ciò è dovuto ad una battitura veloce durante l'ascolto della diretta
nella Chiesa ognuno di noi trova quanto è necessario
per portare un esempio possiamo dire che è come una vita di famiglia
in famiglia ci è donato tutto ciò che ci permette di crescere
si cammina e si cresce in una comunità in una famiglia è così la Chiesa
possiamo ascoltare la parola di Dio
incontrare il Signore nei sacramenti
l'amore che viene da Dio...
La Chiesa è Cattolica perchè universale e annuncia il Vangelo ad ogni uomo e donna.
La Chiesa non è un gruppo d'elite. La Chiesa non ha chiusure, è aperta a tutti senza distinzioni.
La Chiesa non è solo all'ombra del nostro campanile.
Tutti noi siamo in missione, chiediamoci allora: che cosa faccio io per comunicare agli altri la gioia del Signore? non è un affare per pochi...
La Chiesa è Cattolica perché è la casa dell'armonia, dove unità e diversità sanno coniugarsi insieme.
Pensiamo all'immagine della sinfonia...
ognuno mantiene il suo timbro,
poi c'è il direttore... ma tutti suonano in armonia.
La Chiesa è come una grande orchestra in cui c'è varietà, non siamo tutti uguali, tutti siamo differenti e questo è il bello della Chiesa, ognuno porta il suo, per arricchire gli altri. E' una diversità che non entra in conflitto... si lascia fondere in armonia dallo Spirito Santo.
Tratto dall'ascolto dell'udienza Generale del Santo Padre - mercoledì 9 Ottobre 2013
mi scuso per eventuali errori e per quanto manca ma ciò è dovuto ad una battitura veloce durante l'ascolto della diretta
lunedì 7 ottobre 2013
Il Santo Padre agli sposi
"Litigate quanto volete: se volano i piatti pazienza, ma mai finire la giornata senza fare la pace.
E se nei matrimoni gli sposi imparano a dire 'scusa, ero stanco', a fare soltanto un piccolo gesto, e' questa la pace.
Questo e' un segreto, che evita le separazioni dolorose"
E se nei matrimoni gli sposi imparano a dire 'scusa, ero stanco', a fare soltanto un piccolo gesto, e' questa la pace.
Questo e' un segreto, che evita le separazioni dolorose"
Questa foto riprende un bellissimo sole. E' stata da me scattata a Medjugorje.
E' un sole calante ma è giusto far pace prima possibile.
E' un sole calante ma è giusto far pace prima possibile.
martedì 1 ottobre 2013
Ho sempre desiderato essere una santa
>Ho sempre desiderato essere una santa, ma - ahimé - ho sempre accertato, quando mi sono paragonata ai santi, che tra essi e me c'è la stessa differenza che tra una montagna la cui vetta si perde nei cii piedi dei passanti. Invece di scoraggiarmi, mi sono detta: il buon Dio non può ispirare desideri inattuabili, perciò posso, nonostante la mia piccolezza, aspirare alla santità. Diventare più grande mi è impossibile, devo sopportarmi tale quale sono con tutte le mie imperfezioni, nondimeno voglio cercare il mezzo di andare in cielo per una via ben dritta, molto breve, una piccola via tutta nuova.
Siamo in un secolo di invenzioni, non vale più la pena di salire gli scalini, nelle case dei ricchi un ascensore li sostituisce vantaggiosamente. Vorrei anch'io trovare un ascensore per salire la dura scala della perfezione. Allora ho cercato nei libri dei santi l'indicazione dell'ascensore, oggetto del mio desiderio, e ho letto queste parole: "Se qualcuno è piccolissimo, venga a me. Come una madre carezza il suo bimbo, io vi consolerò, vi poserò sul mio cuore e vi terrò sulle mie ginocchia". Mai parole più tenere, più armoniose hanno allietato l'anima mia: l'ascensore dìche deve innalzarmi fino al cielo sono le vostre braccia, Gesù! Per questo non ho bisogno di crescere, al contrario bisogna che resti piccola, che lo divenga sempre più.
S. Teresa di Lisieux
Siamo in un secolo di invenzioni, non vale più la pena di salire gli scalini, nelle case dei ricchi un ascensore li sostituisce vantaggiosamente. Vorrei anch'io trovare un ascensore per salire la dura scala della perfezione. Allora ho cercato nei libri dei santi l'indicazione dell'ascensore, oggetto del mio desiderio, e ho letto queste parole: "Se qualcuno è piccolissimo, venga a me. Come una madre carezza il suo bimbo, io vi consolerò, vi poserò sul mio cuore e vi terrò sulle mie ginocchia". Mai parole più tenere, più armoniose hanno allietato l'anima mia: l'ascensore dìche deve innalzarmi fino al cielo sono le vostre braccia, Gesù! Per questo non ho bisogno di crescere, al contrario bisogna che resti piccola, che lo divenga sempre più.
S. Teresa di Lisieux
domenica 29 settembre 2013
Se manca la memoria di Dio, tutto si appiattisce, tutto va sull’io, sul mio benessere.
Lo stesso Catechismo – osserva Papa Francesco – che cos’è se non memoria di Dio, memoria della sua azione nella storia, del suo essersi fatto vicino a noi in Cristo, presente nella sua Parola, nei Sacramenti, nella sua Chiesa, nel suo amore?”. Così, l’identikit del catechista che traccia al termine Papa Francesco è in solare antitesi al ricco del Vangelo e alla sua indifferenza spietata verso il povero Lazzaro.
“Il catechista è uomo della memoria di Dio se ha un costante, vitale rapporto con Lui e con il prossimo; se è uomo di fede, che si fida veramente di Dio e pone in Lui la sua sicurezza; se è uomo di carità, di amore, che vede tutti come fratelli; se è uomo di “hypomoné”, di pazienza, di perseveranza, che sa affrontare le difficoltà, le prove, gli insuccessi, con serenità e speranza nel Signore; se è uomo mite, capace di comprensione e di misericordia”.
Santi Arcangeli, Angeli di Dio aiutateci nelle cose di Dio e in questo nuovo anno di catechismo portate luce e forza sua nel cuore dei catechisti come dono per i bambini.
""Venga dal Cielo nelle nostre case l’Angelo della pace, Michele, venga portatore di serena pace e releghi nell’inferno le guerre, fonte di tante lacrime.
Venga Gabriele, l’Angelo della forza, scacci gli antichi nemici e visiti i templi cari al Cielo, che Egli trionfatore ha fatto elevare sulla Terra.
Ci assista Raffaele, l’Angelo che presiede alla salute; venga a guarire tutti i nostri malati e a dirigere i nostri incerti passi per i sentieri della vita.""
venerdì 27 settembre 2013
" Io sono figlio della Chiesa "
Non possiamo insistere solo sulle questioni legate ad aborto, matrimonio omosessuale e uso dei metodi contraccettivi. Questo non è possibile. Io non ho parlato molto di queste cose, e questo mi è stato rimproverato. Ma quando se ne parla, bisogna parlarne in un contesto.
Il parere della Chiesa, del resto, lo si conosce, e io sono figlio della Chiesa
Tratto dall' intervista del direttore padre Antonio Spadaro a papa Francesco.
Riporto la parte in modo più esteso.
Raccolgo ciò che il Santo Padre sta dicendo e faccio riferimento al fatto che ci sono cristiani che vivono in situazioni non regolari per la Chiesa o comunque in situazioni complesse, cristiani che, in un modo o nell’altro, vivono ferite aperte. Penso a divorziati risposati, coppie omosessuali, altre situazioni difficili. Come fare una pastorale missionaria in questi casi? Su che cosa far leva? Il Papa fa cenno di aver compreso che cosa intendo dire e risponde.
«Dobbiamo annunciare il Vangelo su ogni strada, predicando la buona notizia del Regno e curando, anche con la nostra predicazione, ogni tipo di malattia e di ferita. A Buenos Aires ricevevo lettere di persone omosessuali, che sono “feriti sociali” perché mi dicono che sentono come la Chiesa li abbia sempre condannati. Ma la Chiesa non vuole fare questo. Durante il volo di ritorno da Rio de Janeiro ho detto che, se una persona omosessuale è di buona volontà ed è in cerca di Dio, io non sono nessuno per giudicarla. Dicendo questo io ho detto quel che dice il Catechismo. La religione ha il diritto di esprimere la propria opinione a servizio della gente, ma Dio nella creazione ci ha resi liberi: l’ingerenza spirituale nella vita personale non è possibile. Una volta una persona, in maniera provocatoria, mi chiese se approvavo l’omosessualità. Io allora le risposi con un’altra domanda: “Dimmi: Dio, quando guarda a una persona omosessuale, ne approva l’esistenza con affetto o la respinge condannandola?”. Bisogna sempre considerare la persona. Qui entriamo nel mistero dell’uomo. Nella vita Dio accompagna le persone, e noi dobbiamo accompagnarle a partire dalla loro condizione. Bisogna accompagnare con misericordia. Quando questo accade, lo Spirito Santo ispira il sacerdote a dire la cosa più giusta». «Questa è anche la grandezza della Confessione: il fatto di valutare caso per caso, e di poter discernere qual è la cosa migliore da fare per una persona che cerca Dio e la sua grazia. Il confessionale non è una sala di tortura, ma il luogo della misericordia nel quale il Signore ci stimola a fare meglio che possiamo. Penso anche alla situazione di una donna che ha avuto alle spalle un matrimonio fallito nel quale ha pure abortito. Poi questa donna si è risposata e adesso è serena con cinque figli. L’aborto le pesa enormemente ed è sinceramente pentita. Vorrebbe andare avanti nella vita cristiana. Che cosa fa il confessore?».
«Non possiamo insistere solo sulle questioni legate ad aborto, matrimonio omosessuale e uso dei metodi contraccettivi. Questo non è possibile. Io non ho parlato molto di queste cose, e questo mi è stato rimproverato. Ma quando se ne parla, bisogna parlarne in un contesto. Il parere della Chiesa, del resto, lo si conosce, e io sono figlio della Chiesa, ma non è necessario parlarne in continuazione».
Il parere della Chiesa, del resto, lo si conosce, e io sono figlio della Chiesa
Tratto dall' intervista del direttore padre Antonio Spadaro a papa Francesco.
Riporto la parte in modo più esteso.
Raccolgo ciò che il Santo Padre sta dicendo e faccio riferimento al fatto che ci sono cristiani che vivono in situazioni non regolari per la Chiesa o comunque in situazioni complesse, cristiani che, in un modo o nell’altro, vivono ferite aperte. Penso a divorziati risposati, coppie omosessuali, altre situazioni difficili. Come fare una pastorale missionaria in questi casi? Su che cosa far leva? Il Papa fa cenno di aver compreso che cosa intendo dire e risponde.
«Dobbiamo annunciare il Vangelo su ogni strada, predicando la buona notizia del Regno e curando, anche con la nostra predicazione, ogni tipo di malattia e di ferita. A Buenos Aires ricevevo lettere di persone omosessuali, che sono “feriti sociali” perché mi dicono che sentono come la Chiesa li abbia sempre condannati. Ma la Chiesa non vuole fare questo. Durante il volo di ritorno da Rio de Janeiro ho detto che, se una persona omosessuale è di buona volontà ed è in cerca di Dio, io non sono nessuno per giudicarla. Dicendo questo io ho detto quel che dice il Catechismo. La religione ha il diritto di esprimere la propria opinione a servizio della gente, ma Dio nella creazione ci ha resi liberi: l’ingerenza spirituale nella vita personale non è possibile. Una volta una persona, in maniera provocatoria, mi chiese se approvavo l’omosessualità. Io allora le risposi con un’altra domanda: “Dimmi: Dio, quando guarda a una persona omosessuale, ne approva l’esistenza con affetto o la respinge condannandola?”. Bisogna sempre considerare la persona. Qui entriamo nel mistero dell’uomo. Nella vita Dio accompagna le persone, e noi dobbiamo accompagnarle a partire dalla loro condizione. Bisogna accompagnare con misericordia. Quando questo accade, lo Spirito Santo ispira il sacerdote a dire la cosa più giusta». «Questa è anche la grandezza della Confessione: il fatto di valutare caso per caso, e di poter discernere qual è la cosa migliore da fare per una persona che cerca Dio e la sua grazia. Il confessionale non è una sala di tortura, ma il luogo della misericordia nel quale il Signore ci stimola a fare meglio che possiamo. Penso anche alla situazione di una donna che ha avuto alle spalle un matrimonio fallito nel quale ha pure abortito. Poi questa donna si è risposata e adesso è serena con cinque figli. L’aborto le pesa enormemente ed è sinceramente pentita. Vorrebbe andare avanti nella vita cristiana. Che cosa fa il confessore?».
«Non possiamo insistere solo sulle questioni legate ad aborto, matrimonio omosessuale e uso dei metodi contraccettivi. Questo non è possibile. Io non ho parlato molto di queste cose, e questo mi è stato rimproverato. Ma quando se ne parla, bisogna parlarne in un contesto. Il parere della Chiesa, del resto, lo si conosce, e io sono figlio della Chiesa, ma non è necessario parlarne in continuazione».
giovedì 26 settembre 2013
Le vere strade della Chiesa
Umiltà, dolcezza, magnanimità, amore per conservare l’unità!
Queste sono le strade, le vere strade della Chiesa.
Sentiamole una volta in più: umiltà - contro la vanità, contro la superbia – umiltà, dolcezza, magnanimità, amore per conservare l’unità.
Udienza Generale del Santo Padre - mercoledì - 26 Settembre 2013
Queste sono le strade, le vere strade della Chiesa.
Sentiamole una volta in più: umiltà - contro la vanità, contro la superbia – umiltà, dolcezza, magnanimità, amore per conservare l’unità.
Udienza Generale del Santo Padre - mercoledì - 26 Settembre 2013
La Chiesa è unità armonica nella diversità
Chiediamoci tutti:
io, come cattolico, sento questa unità?
Io, come cattolico, vivo questa unità della Chiesa?
Oppure non mi interessa, perché sono chiuso nel mio piccolo gruppo o in me stesso? Sono di quelli che “privatizzano” la Chiesa per il proprio gruppo, la propria Nazione, i propri amici? E’ triste trovare una Chiesa privatizzata per questo egoismo e questa mancanza di fede, eh? E’ triste!
Il nostro mondo ha bisogno di unità. E’ un’epoca in cui noi tutti abbiamo bisogno di unità, abbiamo bisogno di riconciliazione, di comunione e la Chiesa è Casa di comunione.
Udienza Generale del Santo Padre. - mercoledì - 26 settembre 2013
io, come cattolico, sento questa unità?
Io, come cattolico, vivo questa unità della Chiesa?
Oppure non mi interessa, perché sono chiuso nel mio piccolo gruppo o in me stesso? Sono di quelli che “privatizzano” la Chiesa per il proprio gruppo, la propria Nazione, i propri amici? E’ triste trovare una Chiesa privatizzata per questo egoismo e questa mancanza di fede, eh? E’ triste!
Il nostro mondo ha bisogno di unità. E’ un’epoca in cui noi tutti abbiamo bisogno di unità, abbiamo bisogno di riconciliazione, di comunione e la Chiesa è Casa di comunione.
Udienza Generale del Santo Padre. - mercoledì - 26 settembre 2013
mercoledì 25 settembre 2013
Medjugorje messaggio del 25 settembre 2013
Cari figli! Anche oggi vi invito alla preghiera. Il vostro rapporto con la preghiera sia quotidiano. La preghiera opera miracoli in voi
e attraverso di voi, perciò figlioli la preghiera sia gioia per voi. Allora il vostro rapporto con la vita sarà più profondo e più aperto e comprenderete che la vita è un dono per ciascuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
e attraverso di voi, perciò figlioli la preghiera sia gioia per voi. Allora il vostro rapporto con la vita sarà più profondo e più aperto e comprenderete che la vita è un dono per ciascuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
giovedì 12 settembre 2013
Cari figli, vi amo tutti quanti

Suo, diventiate figli di Dio e miei apostoli.
La Madonna, poi, con grande preoccupazione ha detto:
Per Gesù, per mio Figlio, amate coloro che Lui ha chiamato e anelate alla benedizione di quelle mani che solo Lui ha consacrato. Non permettete che il male regni. Nuovamente vi invito: solo con i miei pastori il mio cuore trionferà. Non permettete al male che vi separi dai vostri pastori. Vi ringrazio.
Medjugorje messaggio del 2 settembre 2013
giovedì 29 agosto 2013
Al mio amato
Ogni giorno che mi è dono
come tu stesso sei.
La bellezza che giunge da Dio
arriva al cuore
ma essendo esso sempre troppo piccolo
ed essa sempre tanto grande
trabocca, zampilla, si espande.
Sì, tu sei mio ed io, tua
come la mano che coglie la rosa,
s'inebria del suo profumo
accarezza la sua bellezza
pur sapendo e sentendone le spine.
Tu sei la bellezza umana
che ho sempre desiderato,
la base della casa,
le colonne del nostro rifugio,
il focolare per il figlio e come tetto
la potenza e la grandezza di Dio.
Mio amato, a te canto una lode dell'amore
tra un uomo e una donna,
così fragile e imperfetto
come un fiore...un frutto!
così caldo e tenero...come un grembo materno!
così desideroso di unità...
da sentirsi uno l'ala dell'altro.
Scritta per te, mio amore per i nostri 25 anni di matrimonio.
Foto sul cielo sopra casa
martedì 27 agosto 2013
Dormivo e sognavo
che la vita non era
che gioia.
Mi svegliai e vidi
che la vita non era
che servizio.
Servii e vidi
che il servizio non era
che gioia!".
Rabindranath
(1861 - 1941 )
Scrittore e filosofo indiano.
che gioia.
Mi svegliai e vidi
che la vita non era
che servizio.
Servii e vidi
che il servizio non era
che gioia!".
Rabindranath
Tagore
(1861 - 1941 )
Scrittore e filosofo indiano.
Foto web
lunedì 26 agosto 2013
Medjugorje messaggio del 25 Agosto 2013
Cari
figli!
Anche oggi l’Altissimo mi dona la grazia di essere con voi e di guidarvi verso la conversione.
Giorno dopo giorno Io semino e vi invito alla conversione perché siate preghiera, pace, amore e grano che morendo genera il centuplo. Non desidero che voi, cari figli, abbiate a pentirvi per tutto ciò che potevate fare ma non avete voluto. Perciò, figlioli, di nuovo con entusiasmo dite: Desidero essere segno per gli altri”.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata
Anche oggi l’Altissimo mi dona la grazia di essere con voi e di guidarvi verso la conversione.
Giorno dopo giorno Io semino e vi invito alla conversione perché siate preghiera, pace, amore e grano che morendo genera il centuplo. Non desidero che voi, cari figli, abbiate a pentirvi per tutto ciò che potevate fare ma non avete voluto. Perciò, figlioli, di nuovo con entusiasmo dite: Desidero essere segno per gli altri”.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata
sabato 24 agosto 2013
Le persone omosessuali sono chiamate alla castità.
2357 L'omosessualità designa le relazioni tra uomini o
donne che provano un'attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso
persone del medesimo sesso. Si manifesta in forme molto varie lungo i secoli e
nelle differenti culture. La sua genesi psichica rimane in gran parte
inspiegabile. Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni
omosessuali come gravi depravazioni, 238 la Tradizione ha sempre
dichiarato che « gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati
». 239 Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto
sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità
affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati.
2358 Un numero non trascurabile di uomini e di donne
presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione,
oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova.
Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro
riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono
chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane,
a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono
incontrare in conseguenza della loro condizione.
2359 Le persone omosessuali sono chiamate alla castità.
Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà
interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un'amicizia disinteressata, con la
preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e
risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana.
2360 La sessualità è ordinata all'amore coniugale
dell'uomo e della donna. Nel matrimonio l'intimità corporale degli sposi
diventa un segno e un pegno della comunione spirituale. Tra i battezzati, i
legami del matrimonio sono santificati dal sacramento.
2361 « La sessualità, mediante la quale l'uomo e la
donna si donano l'uno all'altra con gli atti propri ed esclusivi degli sposi,
non è affatto qualcosa di puramente biologico, ma riguarda l'intimo nucleo
della persona umana come tale. Essa si realizza in modo veramente umano solo se
è parte integrante dell'amore con cui l'uomo e la donna si impegnano totalmente
l'uno verso l'altra fino alla morte »venerdì 2 agosto 2013
MEDJUGORJE. MESSAGGIO 2 AGOSTO 2013: Pregate per il dono dell’amore
Cari figli,
se solo sapeste,
se solo vorreste,
in piena fiducia,
aprire i vostri cuori,
capireste tutto,
capireste con quanto amore vi chiamo,
con quanto amore desidero cambiarvi,
per rendervi felici,
con quanto amore desidero rendervi seguaci di mio Figlio e donarvi la pace nella pienezza di mio Figlio.
Capireste l’immensa grandezza del mio amore materno, perciò,
figli miei,
pregate,
perché solo attraverso la preghiera cresce la vostra fede e nasce l’amore,
amore con il quale anche la croce non sarà più insopportabile perché non la porterete da soli.
In unione con mio Figlio, glorificate il nome del Padre Celeste.
Pregate, pregate per il dono dell’amore,
perché l’amore è l’unica verità,
l’amore perdona tutto,
serve tutti e vede tutti come fratelli.
Figli miei, apostoli miei, grande è la fiducia che il Padre Celeste, attraverso me, la Sua serva, vi ha dato, per aiutare coloro che non lo conoscono, affinché si riappacifichino con Lui, affinché Lo seguano, perciò vi insegno ad amare, perché solo se avrete amore potrete risponderGli.
Nuovamente vi invito: amate i vostri pastori, pregate affinché in questo tempo difficile il nome di mio Figlio si glorifichi attraverso la loro guida.
Vi ringrazio.
se solo sapeste,
se solo vorreste,
in piena fiducia,
aprire i vostri cuori,
capireste tutto,
capireste con quanto amore vi chiamo,
con quanto amore desidero cambiarvi,
per rendervi felici,
con quanto amore desidero rendervi seguaci di mio Figlio e donarvi la pace nella pienezza di mio Figlio.
Capireste l’immensa grandezza del mio amore materno, perciò,
figli miei,
pregate,
perché solo attraverso la preghiera cresce la vostra fede e nasce l’amore,
amore con il quale anche la croce non sarà più insopportabile perché non la porterete da soli.
In unione con mio Figlio, glorificate il nome del Padre Celeste.
Pregate, pregate per il dono dell’amore,
perché l’amore è l’unica verità,
l’amore perdona tutto,
serve tutti e vede tutti come fratelli.
Figli miei, apostoli miei, grande è la fiducia che il Padre Celeste, attraverso me, la Sua serva, vi ha dato, per aiutare coloro che non lo conoscono, affinché si riappacifichino con Lui, affinché Lo seguano, perciò vi insegno ad amare, perché solo se avrete amore potrete risponderGli.
Nuovamente vi invito: amate i vostri pastori, pregate affinché in questo tempo difficile il nome di mio Figlio si glorifichi attraverso la loro guida.
Vi ringrazio.
lunedì 22 luglio 2013
Fidarsi di Dio.
Abramo Non sa quello che Dio ha in mente, ma
si fida: se Dio chiede qualcosa è per la vita. Ha comunque imparato che
si puo' fidare di Dio anche quando non sembra. Non sa "come", ma sa
"che": Dio non agisce mai per il male, ma sempre per il bene; non suo
(come ritiene la mentalità pagana) ma dell'uomo.
don Marco Pratesi
Fidarsi di Dio così come un bimbo ha fiducia nel suo Papà.
don Marco Pratesi
Fidarsi di Dio così come un bimbo ha fiducia nel suo Papà.
venerdì 5 luglio 2013
"il Dio vero è il Dio fedele"
Allora "amore e verità non si possono
separare" perché solo l'amore vero supera la prova del tempo e
diventa fonte di conoscenza. E poiché la conoscenza della fede nasce
dall'amore fedele di Dio, "verità e fedeltà vanno insieme".
Oggi, però, la verità "è ridotta spesso ad autenticità soggettiva del singolo, valida solo per la vita individuale. Una verità comune ci fa paura...
Essendo la verità di un amore, non è verità che s'imponga con la violenza, non è verità che schiaccia il singolo. Nascendo dall'amore può arrivare al cuore, al centro personale di ogni uomo. Risulta chiaro così che la fede non è intransigente, ma cresce nella convivenza che rispetta l'altro. Il credente non è arrogante; al contrario, la verità lo fa umile, sapendo che, più che possederla noi, è essa che ci abbraccia e ci possiede. Lungi dall'irrigidirci, la sicurezza della fede ci mette in cammino, e rende possibile la testimonianza e il dialogo con tutti.
Dall'enciclica "Lumen fidei"
(iniziata da Papa Benedetto e conclusa da Papa Francesco)
Oggi, però, la verità "è ridotta spesso ad autenticità soggettiva del singolo, valida solo per la vita individuale. Una verità comune ci fa paura...
Essendo la verità di un amore, non è verità che s'imponga con la violenza, non è verità che schiaccia il singolo. Nascendo dall'amore può arrivare al cuore, al centro personale di ogni uomo. Risulta chiaro così che la fede non è intransigente, ma cresce nella convivenza che rispetta l'altro. Il credente non è arrogante; al contrario, la verità lo fa umile, sapendo che, più che possederla noi, è essa che ci abbraccia e ci possiede. Lungi dall'irrigidirci, la sicurezza della fede ci mette in cammino, e rende possibile la testimonianza e il dialogo con tutti.
Dall'enciclica "Lumen fidei"
(iniziata da Papa Benedetto e conclusa da Papa Francesco)
giovedì 4 luglio 2013
quindi, noi esistiamo, per così dire, già da sempre...
Oggi leggendo alcune pagine del libro Jean Guitton
Grichka Bogdanov- Igor Bogdanov
Dio e la scienza,
mi sono soffermata su:
mentre le stelle sono degli oggetti materiali, le particelle subatomiche non sono dei piccoli granelli di polvere. Sono piuttosto, come abbiamo visto, delle - tendenze a esistere -
così ha riecheggiato nel mio cuore quel che pressapoco sento ma che il Santo Padre Benedetto XVI disse all'U.G. del 5 dicembre 2012:
(Foto dal web)
Noi esistiamo, fin dall’eternità nella mente di Dio, in un grande progetto che Dio ha custodito in se stesso e che ha deciso di attuare e di rivelare «nella pienezza dei tempi» ... quindi, noi esistiamo, per così dire, già da sempre.
Grichka Bogdanov- Igor Bogdanov
Dio e la scienza,
mi sono soffermata su:
mentre le stelle sono degli oggetti materiali, le particelle subatomiche non sono dei piccoli granelli di polvere. Sono piuttosto, come abbiamo visto, delle - tendenze a esistere -
così ha riecheggiato nel mio cuore quel che pressapoco sento ma che il Santo Padre Benedetto XVI disse all'U.G. del 5 dicembre 2012:
(Foto dal web)
Noi esistiamo, fin dall’eternità nella mente di Dio, in un grande progetto che Dio ha custodito in se stesso e che ha deciso di attuare e di rivelare «nella pienezza dei tempi» ... quindi, noi esistiamo, per così dire, già da sempre.
mercoledì 3 luglio 2013
MEDJUGORJE- Messaggio del 2 luglio 2013
Cari figli
con amore materno vi prego di donarmi i vostri cuori perché io possa presentarli al mio Figlio e liberarvi, liberarvi da tutto quel male che vi rende sempre più schiavi e vi allontana dall'unico Bene - mio Figlio, da tutto ciò che vi guida sulla via sbagliata e vi toglie la pace. Io desidero guidarvi verso la libertà delle promesse di mio Figlio perché desidero che qui si compia completamente la volontà di Dio, perché attraverso la riconciliazione con il Padre Celeste, il digiuno e la preghiera nascano apostoli dell'amore di Dio, apostoli che liberamente e con amore diffonderanno l'amore di Dio a tutti i miei figli, apostoli che diffonderanno l'amore fiducioso nel Padre Celeste e apriranno la porta del cielo. Cari figli, offrite ai vostri pastori la gioia dell'amore e del sostegno così come il mio Figlio ha chiesto a loro di offrirlo a voi.
Vi ringrazio.
con amore materno vi prego di donarmi i vostri cuori perché io possa presentarli al mio Figlio e liberarvi, liberarvi da tutto quel male che vi rende sempre più schiavi e vi allontana dall'unico Bene - mio Figlio, da tutto ciò che vi guida sulla via sbagliata e vi toglie la pace. Io desidero guidarvi verso la libertà delle promesse di mio Figlio perché desidero che qui si compia completamente la volontà di Dio, perché attraverso la riconciliazione con il Padre Celeste, il digiuno e la preghiera nascano apostoli dell'amore di Dio, apostoli che liberamente e con amore diffonderanno l'amore di Dio a tutti i miei figli, apostoli che diffonderanno l'amore fiducioso nel Padre Celeste e apriranno la porta del cielo. Cari figli, offrite ai vostri pastori la gioia dell'amore e del sostegno così come il mio Figlio ha chiesto a loro di offrirlo a voi.
Vi ringrazio.
Petizione on line a sostegno di Nicolas, il ragazzo incarcerato in Francia perché manifestava contro le nozze gay
http://www.tempi.it/petizione-on-line-nicolas-francia-carcere-contro-nozze-gay#.UdQQtNgfJdY
Un ragazzo che aveva manifestato contro le nozze gay e che si era rifiutato di seguire i poliziotti è stato processato per direttissima, condannato a quattro mesi di carcere e al pagamento di una multa.
Questa è libertà?
e... per chi?
Un ragazzo che aveva manifestato contro le nozze gay e che si era rifiutato di seguire i poliziotti è stato processato per direttissima, condannato a quattro mesi di carcere e al pagamento di una multa.
Questa è libertà?
e... per chi?
mercoledì 26 giugno 2013
Amore infinito, bellezza immensa
quanta fame,quanta sete
ha di te l'anima mia!
Il deserto è nel mio cuore come la carta estratta dall'albero,
l'acqua è nelle tue dita che bagnano le mie labbra
come la vita nella vita!
Con il profumo delle oasi più grandi e meravigliose
tu, mi consoli;
come una mano sconosciuta agli occhi
accarezzi l'anima,
il corpo ma anche tutto ciò che la circonda
è l'armonia che parla.
Tutto è tuo, tutto ti appartiene!
Scrivi nel mio cuore le più belle parole
ma io ti prego
lascia in esso l'impronta delle tue dita
tutto il resto scorre...
mi raggiunge e vola
come il canto degli uccelli
più rari.
Oh gioia infinita
sono come una goccia
che cade nell'acqua
sono la goccia che è nata dall'acqua.
Come potrei stare al buio
nell'attesa di vederti,
di sentirti ascoltando il tuo amore?
Oh mio amato Dio...
è già tutto attesa
ed è già... tutto amore.
martedì 25 giugno 2013
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 25 Giugno 2013
"Cari figli!
Con la gioia nel cuore vi amo tutti e vi invito ad avvicinarvi al mio cuore Immacolato affinché Io possa avvicinarvi ancora di più al mio Figlio Gesù perché Lui vi dia la sua pace e il suo amore che sono il nutrimento per ciascuno di voi. Apritevi, figlioli, alla preghiera, apritevi al mio amore. Io sono vostra Madre e non posso lasciarvi soli nel vagare e nel peccato. Figlioli, siete invitati ad essere i miei figli, i miei amati figli perché possa presentarvi tutti al mio Figlio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
Con la gioia nel cuore vi amo tutti e vi invito ad avvicinarvi al mio cuore Immacolato affinché Io possa avvicinarvi ancora di più al mio Figlio Gesù perché Lui vi dia la sua pace e il suo amore che sono il nutrimento per ciascuno di voi. Apritevi, figlioli, alla preghiera, apritevi al mio amore. Io sono vostra Madre e non posso lasciarvi soli nel vagare e nel peccato. Figlioli, siete invitati ad essere i miei figli, i miei amati figli perché possa presentarvi tutti al mio Figlio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
Medjugorje: messaggio 24 giugno 2013 (32 anni a oggi)
"Cari figli, vengo a voi gioiosa e con gioia desidero invitarvi
anche oggi:
accogliete i miei messaggi e vivete i miei messaggi.
Cari figli, con voi desidero realizzare i miei progetti col mondo, con la Chiesa.
In modo particolare oggi vi chiamo: rinnovate i miei messaggi, vivete i miei messaggi. All'inizio mi sono presentata come Regina della pace. Anche oggi in modo particolare vi invito a pregare per la pace: per la pace nel cuore dell'uomo, per la pace nei vostri cuori, perché la pace viene dai vostri cuori.
Cari figli, la Madre prega per tutti voi, la Madre vi ama tutti col suo amore materno e presenta tutti voi presso suo Figlio.
Cari figli, anche oggi desidero dirvi grazie: grazie per avermi accolto, perché continuerete ad accogliere i miei messaggi ed a viverli".
accogliete i miei messaggi e vivete i miei messaggi.
Cari figli, con voi desidero realizzare i miei progetti col mondo, con la Chiesa.
In modo particolare oggi vi chiamo: rinnovate i miei messaggi, vivete i miei messaggi. All'inizio mi sono presentata come Regina della pace. Anche oggi in modo particolare vi invito a pregare per la pace: per la pace nel cuore dell'uomo, per la pace nei vostri cuori, perché la pace viene dai vostri cuori.
Cari figli, la Madre prega per tutti voi, la Madre vi ama tutti col suo amore materno e presenta tutti voi presso suo Figlio.
Cari figli, anche oggi desidero dirvi grazie: grazie per avermi accolto, perché continuerete ad accogliere i miei messaggi ed a viverli".
Messaggio dato a Ivan
mercoledì 19 giugno 2013
Quanto male fanno le chiacchiere, quanto male! Mai chiacchierare degli altri, mai!
Ricordiamolo bene: essere parte della Chiesa vuol dire essere uniti a Cristo e ricevere da Lui la vita divina che ci fa vivere come cristiani, vuol dire rimanere uniti al Papa e ai Vescovi che sono strumenti di unità e di comunione, e vuol dire anche imparare a superare personalismi e divisioni, a comprendersi maggiormente, ad armonizzare le varietà e le ricchezze di ciascuno; in una parola a voler più bene a Dio e alle persone che ci sono accanto, in famiglia, in parrocchia, nelle associazioni. Corpo e membra per vivere devono essere uniti! L’unità è superiore ai conflitti, sempre! I conflitti se non si sciolgono bene, ci separano tra di noi, ci separano da Dio. Il conflitto può aiutarci a crescere, ma anche può dividerci. Non andiamo sulla strada delle divisioni, delle lotte fra noi! Tutti uniti, tutti uniti con le nostre differenze, ma uniti, sempre: questa è la strada di Gesù.
Quanto male fanno le chiacchiere, quanto male! Mai chiacchierare degli altri, mai! Quanto danno arrecano alla Chiesa le divisioni tra i cristiani, l’essere di parte, gli interessi meschini!
(tratto dall'Udienza Generale del 19 giugno 2013)
martedì 18 giugno 2013
Medjugorje, messaggio del 17 Giugno 2013
"Cari figli, sono venuta qui e mi sono
presentata come Regina della pace. Anche oggi in modo particolare vi
invito a pregare per la pace. Pregate per la pace, particolarmente nelle
vostre famiglie. Pace, pace, cari figli! Apritevi al dono della pace!
La Madre prega insieme con voi e intercede per tutti voi presso suo
Figlio. La Madre vi ama con materno amore. Grazie, cari figli, per aver
anche oggi risposto alla mia chiamata".
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